RICORDATI DI ESSERE FELICE!
USCIRE DAL LABIRINTO DELLE ABITUDINI AUTOSABOTANTI
“solo colui che conosce poco la natura umana cerca la felicità cambiando qualsiasi cosa fuorché la propria indole”
(S. Johnson)
Quand’è l’ultima volta in cui sei stat* felice?
Siamo abituati ad attribuire allo stato di felicità una responsabilità totalmente esterna: questione di buona o cattiva stella, presenza o assenza di condizioni favorevoli, alcuni anche l’oroscopo.
E se l’essere felici dipendesse da noi?
Ti capita di sentirti in un labirinto in cui non sei tu a conoscere la strada per uscirne?
Ti senti senza energie, annoiat*, insoddisfatt*?
Ti sembra di vivere sempre le stesse esperienze?
Le relazioni che vivi ti annoiano ed hanno sempre la stessa conclusione?
Ti dici costantemente che non dipende da te, che non puoi farci nulla?
E’ POSSIBILE CHE TU SIA INCASTRATO IN COMPORTAMENTI AUTOSABOTANTI!
Impariamo a riconoscerli insieme!
Con la psicologa psicoterapeuta Chiara Mastrantonio:
Riparti da te!
Ti saluto con una bella frase di Einstein che parla di crisi e cambiamento, Chiara
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”
(tratto da “Il mondo come io lo vedo”1931).