Oggi vi narro la storia di Aurora (chiamerò così la mia paziente per tutelarne la privacy), anzi ve la racconterà lei attraverso una meravigliosa lettera che ha scelto di scrivere a se stessa.

Conosco Aurora in un grande momento di crisi personale dovuto alla fine di una relazione devastante, ma soprattutto legato alla morte del papà, grande pilastro della sua vita.

E quando cadono i pilastri, ci si trova a fare i  conti con le proprie fragilità, a conoscere per la prima volta la forza delle proprie gambe senza nessuno che ci prenda per mano.

Oggi la meravigliosa Aurora è una donna che ha scoperto se stessa, che “non ha paura di dire che ha paura“, che anche nei momenti di difficoltà si ricorda della valigia che ha preparato per affrontare la vita: il suo grande cambiamento è avvenuto quando ha smesso di combattere contro se stessa ed ha iniziato ad accogliere tutto quello che era diventata, compresa la trasformazione della sua vita “in compagnia di se stessa”.

Quando le ho proposto di condividere la sua lettera ha sorriso aggiungendo: “se la mia storia può aiutare qualcuno che teme di non riuscire a trovare la forza per vedere di nuovo la luce, ne sono davvero felice”.

Non aggiungo altro perché le sue parole evocano la sua ri-nascita a partire dall’ascolto della sua anima.

Il mio GRAZIE è per te, per il meraviglioso viaggio che stiamo condividendo, per tutto quello che tra le lacrime ed i sorrisi mi hai insegnato,

con amore

Chiara

Oggi ho voglia di scrivere una lettera per me stessa, sono qui nella mia adorata casetta, mi guardo intorno e tutto ciò che vedo mi rende orgogliosa per quello che ho fatto e per quello che la vita mi ha regalato…una famiglia splendida nella quale ha sempre regnato l’amore e tanti momenti belli e indimenticabili.
Quella stessa vita che mi ha tolto la cosa più importante della mia vita, mio padre, comunque me lo ha regalato per tanti anni…grazie a lui sono diventata la persona che sono e la sua assenza, nonostante tutto, ha portato tante cose positive……………la mia crescita, il mio diventare una persona adulta, il mio affrontare la vita non più come una bambina protetta ma come una donna che deve lottare ogni giorno per la sua indipendenza, per proteggere ciò che ha dentro e per affrontare i tanti problemi che ogni giorno ci sono.
Nonostante questo sento di aver raggiunto una stabilità interiore che prima non avevo, forse perché non mi ero mai posta il problema di come potesse essere affrontare la vita da soli, conquistando ogni giorno qualsiasi cosa, qualsiasi problema e soprattutto come potesse essere rendersi conto che fondamentalmente siamo soli, anche conoscendo tante persone, anche avendo intorno tanto movimento inevitabilmente siamo sempre soli con noi stessi.
Sono una persona sensibile, sono una persona testarda, a volte permalosa, ma comunque una persona che oggi può dire…..”ce la sto facendo da sola”.
Questo periodo è il primo periodo buio che affronto dopo la mia rinascita e quello che vedo è una persona che ha deciso che non basta essere sempre e comunque forti, bisogna lasciarsi andare, se la vita può sembrare pesante bisogna affrontare anche questo aspetto.
Credo che tante cose che ho dentro derivino dall’assenza di papà…del mio grande papà che ora più che mai mi manca…..
Sono qui dentro casa e mi chiedo….”quante sono le persone che passano il loro tempo libero da sole?”…probabilmente poche ma ciò che sento è che si…è vero…io ora sono sola….non ho un compagno, ho poche amiche ma buone ma comunque e giustamente prese dalla loro vita e questo comporta che in questo momento io sia la migliore amica di me stessa.
Se analizzo questa solitudine, mi rendo conto che è pesante ma non la vivo come isolamento, la vivo come parte della mia vita e la affronto, anche se con molta difficoltà, serenamente.
Ho passato quasi tutta la mia vita in compagnia…di amicizie, di amori e mai di me stessa….e ora che la compagna di vita sono io posso dire che questo stato interiore è difficile da raggiungere e io sono vittoriosa in questo ma comunque non è la dimensione che io voglio ma mi rendo conto che potrebbe essere la dimensione che il destino ha scelto per me.
Credo che spesso la solitudine sia uno stato mentale dettato dal fatto che ciò che abbiamo intorno potrebbe guardarci con sospetto….perchè nessuno è mai da solo…..ma se lo siamo, cosa possiamo fare?
Crucciarsi? Non porta a nulla
Cercare o desiderare affannosamente qualcosa? Non porterebbe a nulla
Viverla serenamente? Si…viverla serenamente ed essere sempre aperti al mondo e a quello che ci gira intorno…sperando che quest’avventura che si chiama vita ti offra la possibilità di poter dare ciò che di bello si ha da dare.
In questo momento in cui sono spesso attraversata da sconforto, da stanchezza e da pensieri che a volte mi fanno pensare…”perché se ho tanto da dare, non ho la possibilità di dare?”
La risposta sta nel quello che si vuole…io voglio dare ma ora più che mai voglio ricevere e dare, dare e ricevere…..e voglio che la vita mi guardi e mi dica “è arrivato il tuo momento”.
Credo che quello che vivo sia la cosa più difficile da vivere e credo che in pochi riuscirebbero ma quando non hai, al momento, alternative, non ha comunque senso perdere tempo a piangersi addosso.
Ho una grande forza interiore, ho una stabilità di testa che prima non avevo e soprattutto ho imparato ad accettare che inevitabilmente la morte di mio padre mi ha cambiata per sempre…..un dolore cosi grande è difficile da superare e ti porta a vedere le cose e la vita in modo diverso, non potrai essere mai più la persona che eri prima perché il tuo cuore è segnato da una ferita che nessuno potrà mai chiudere e non poter vedere o sentire quella persona è qualcosa che difficilmente si supera…la voglia di riavere accanto quella persona ti toglie il fiato.
La mia rinascita ha fatto si che io mi conoscessi e potessi oggi dire cosa è migliorato e cosa invece mi crea tanta difficoltà e che forse supererò o forse non supererò mai ma ne sono assolutamente consapevole, soprattutto di rinunciare a qualcosa se quelle determinate cose non riesco a superarle. Forse parlare cosi potrebbe essere sintomo di un problema che non si vuole accettare? Mi rispondo….forse si ma io comunque vivo con serenità anche le mie inquietudini.
Dalla mia bocca, ad ogni problema, esce sempre una parola di speranza, una parola positiva
Non dico più: sono sfigata, capitano tutte a me
Ho imparato forse la cosa più importante…..accettare anche se non ne sono felice
Faccio difficoltà a vivere le situazioni di prima, faccio fatica ad andare in determinati posti, a vedere determinate persone….si faccio fatica e non ne sarei in grado ora….tanto male ho ricevuto ma l’ho utilizzato per lavorare su me stessa e se oggi ho ancora tanti blocchi….chi non ne ha? Io in questo momento ho un grande desiderio…costruirmi una famiglia ma se per raggiungere questo desiderio devo fare quello che facevo prima per avere “delle occasioni”…come va di moda…..allora vuol dire che forse non lo raggiungerò mai.
Forse mi sono chiusa in un mio mondo che mi protegge? Si forse si ma questo mondo ora è fatto di cose vere….poche ma vere e intense……
E come mi ha detto Chiara “forse la fame ancora non è cosi forte”…ci ho riflettuto e la fame è TANTA ma ora mi sono arrogata il diritto di pretendere io dalla vita…di pretendere qualcosa per me….forse non è cosi che funziona ma io non voglio più rinunciare a me stessa.
Questa è l’Aurora  di oggi, l’Aurora  che senza il papà ha cambiato tante cose…..io ho sofferto e soffro ancora ma con la consapevolezza di chi dice “questa è la vita” e se a qualcuno potrebbe sembrare “arrendersi”…rispondo…”forse è cosi ma provateci voi a vivere la vostra solitudine, ad affrontare i dolori grandi della vita e i dolori che le persone che sostengono di volerti bene ti danno”…bè se dopo aver affrontato questo, avrete ancora un sorriso per voi e per gli altri e se ancora sarete in piedi sperando nella vita allora potrete dire di essere vincenti…io lo sono anche nella mia solitudine, nelle mie inquietudini, nei miei blocchi che mi limitano…..
Concludo dicendo che mentre guardavo Verissimo, ho risposto ad una domanda che la presentatrice stava facendo ad un ospite…e mi è venuto di getto “la vita è una cosa meravigliosa, è l’esperimento più bello che ogni individuo dovrebbe vivere”
Lettera a me stessa
P.S. dimenticavo…ho paura e ne ho tante, di rimanere sola, di non riuscire ad affrontare tutto quello che mi aspetta…bè si, oggi non ho paura di dire che…ho paura.

 

 

About The Author

Chiara Mastrantonio

Psicologa ad indirizzo clinico, dinamico e della salute iscritta all’Albo A degli Psicologi d’Abruzzo n.1592. Psicoterapeuta specializzata presso la scuola quadriennale in Psicologia Clinica di Comunità e Psicoterapia Umanistica Integrata “ASPIC” . Lavoro come libera professionista a L’Aquila presso il mio studio in Via Dei Medici, 4 – località Vetoio.